Due anni fa, più o meno a quest'ora, ripetevo all'infinito una presentazione. Dodici ore dopo avrei festeggiato la mia Laurea in Informatica sotto lo sguardo dei miei amici più cari e di tutta la mia famiglia. A due anni di distanza mi trovo, sempre questa sera, a ripetere all'inifinito degli esercizi di isometria cercando, domani, di strappare un sorriso al fisioterapista che mi guarda benevolo mentre crepo cercando di far tornare la mia gamba come era prima.
Cambiano i tempi, i modi, i contesti, ma il risultano purtroppo no: ho sempre dei gran cazzi per la testa. In ogni modo, basta lamentarsi: torno ad aggiornare questo blog dopo due settimane dall'intervento, sufficienti per metabolizzare il tutto e cercare di riprendere una vita normale.
Il mio legamento - tecnicamente - adesso è a posto. Io pure, in linea di massima, tenendo conto che ho ancora una quindicina di punti impiantati qua e là nella gamba. Per ora tutto procede come previsto, almeno stavolta, a differenza del Miulli, cerco di non distinguermi. Lì gli altri operati di mercoledì il giovedì furono già dimessi. Io - affezionato al posto - decisi di trattenermi nel comodo letto di Acquaviva fino al Sabato, assalito da febbre, vomito e sintomi post-operatori che non avevano nessuna intenzione di lasciarmi.
L'intervento è un'esperienza. Ve lo consiglio. Ma forse no. Molto sinteticamente: ti schiaffano una siringa nella schiena che rapidamente ti anestetizza tutta la parte bassa del corpo. Ti inseriscono in artoscopia le telecamere del Grande Fratello dentro il ginocchio e - dopo le nomination - decidono qual'è il legamento migliore della settimana e quale invece deve lasciare la casa (pardon, il ginocchio). A seguire il Marco Liorni di turno urlando "bisturi" decide di aprirti in un punto a caso, di trapanarti una tibia, di prelevarti un tendine, di inserirtelo al posto del vecchio legamento, di fissarti il tutto con delle viti (dopo aver ovviamente urlato "martello" e "vite n°9", uno scenario da Box Ferrari) e di suturare infine a piacere.
Piacere. E' proprio questa la sensazione che l'operato vive nelle ore successive. Il tempo che termini l'effetto della anestesia. A quel punto iniziano i cazzi. I più grossi mai visti in vita mia, per quanto mi riguarda. Il dolore della tibia trapanata non lo auguro a nessuno. Ti senti Zidane nella gamba che continua a darti testate. Solo che lui è dentro e non può uscire. Poi a un certo punto appare il signor Pappagallo, tuo compagno di bisogni per almeno due giorni. Ora, già l'idea di fare pipì dentro un contenitore non mi faceva impazzire, figuriamoci farla con gente accanto, con una gamba bloccata immobile e soprattutto da seduto. A seguire, tanto per rimanere in allegria, una delle peggiori notti della mia vita. Febbre, vomito, mal di schiena, 24 ore nella stessa posizione, una flebo attaccata al braccio e - ultimo ma non meno importante - dolori inimmaginabili alla gamba. Per fortuna i calmanti e gli antidolorifici hanno fatto il loro effetto, e il giorno dopo ho ripreso finalmente a camminare.
Ora è tutto finito. Quasi. Da ieri cammino con solo una stampella. I miei continuano a ripetermi che durante la convalescenza sembro mio nonno. Non so se per la tenacia con cui affronto il tutto o per la mia andatura da ottantenne con cui mi muovo per la casa.
Grazie a Massimo, Stu e Simona per la visita, Grazie a Davide e Antonio per la compagnia Continua via sms, Grazie a Roberto e Vincenzo per le tante telefonate, Grazie a Lucio, Tencar, Pippo, Aldo, i miei ex-compagni di classe, alcuni dei miei compagni di squadra e a tutti quelli che si sono interessati a me. Grazie a chi si è ricordato di me tramite questo blog e a chi è riuscito a strapparmi un sorriso tramite qualche mail. E grazie ovviamente alla mia famiglia e a Marica, che mi sono stati vicini in tutto questo periodo. Grazie, a tutti non lo dimenticherò.
Da una settimana ho iniziato il lunghissimo tunnel della fisioterapia. I punti tirano, non posso sforzarmi più di tanto, ma la gamba si piega a 90° e io sto riprendendo a poco a poco la mia autonomia. Settimana dovrei togliere i punti, le stampelle e finalmente riprendere anche a guidare. In fondo sono abbastanza felice. Se mi guardo indietro e penso quello che ho vissuto mi rendo conto che - forse - il peggio è passato.
Il solo fatto di non dover usare il pappagallo - alla fine - per me è sufficiente.
13 dicembre 2007
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9 commenti:
Mi sei mancato quando non c'eri e mi è dispiaciuto non venirti a trovare, ma 300 km sono tanti. Il massimo che potevo fare è starti vicino con degli sms... e c'ho provato :)
Comunque cito "ho sempre dei gran cazzi per la testa"... meglio lì che da altre parti!
"ho sempre dei gran cazzi per la testa"... meglio lì che da altre parti!
E ci aggiungerei: "ma la gamba si piega a 90°". Megli la gamba che tutto il corpo :P
Se non ci foste voi il mio blog sarebbe molto triste.
Io scrivo una cosa + seria...
Bravo, bella descrizione allegra, il che significa che l'hai presa in maniera positiva. Sono contento per questo. Ricorda, i cazzi puoi lasciarli per la testa ma i coglioni tienili al posto giusto per affrontare i momenti difficili.
Auguri, in questo caso si può dire.
meh dai... pensa a chi la vite nella tibia la devo portare tutta la vita e che quando cambia il tempo si continua a sentire Zidane che da testate....
A dirla tutta non penso a me le toglieranno le viti.
Col cazzo che mi faccio riaprire.
Da oggi quando entrerai in banca tutti avranno paura di te, perchè prima sarà suonato l'allarme...
sono qui solo per fare gli auguri di buon natale.
innanzitutto a te, ma tanto ti incontro tutte le sere.
poi a quel pingone del tuo amico, sul cui blog non sono consentiti commenti anonimi... quindi non posso lasciargli un paio di commenti, e con essi, gli auguri.
Buon Natale Cataldo, Buon Natale Davide, gustate il calore delle feste.
ed anche il Pandoro.
molinilson.spaces.live.com
eh già...AUGURI DI BUON NATALE !!!!
Oramai il peggio è passato...mi auguro che tu non debba prendere troppi aerei in futuro, nè tantomeno entrare in troppe banche...
i metal detector e la paura terrorismo/rapinatori non vanno troppo d'accordo con quello che hai nella gamba ;-)
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