Sono online tutte le foto di Roma, sono un po' in ritardo con il blog ma fondamentalmente penso che di questo non freghi niente a nessuno.
Riassunto rapido del Viaggio: Intercity Notte"PaniniGelatiBibiteCaffèèèèè" ad intervalli regolari di mezz'ora per il gusto sadico di svegliare il treno nel cuore della notte. delle 00.51 da Trani, nottata in Treno (nel senso che non ho dormito un secondo) circondato da scene assolutamente epiche, come gente che si addormenta sulle valigie e viene calpestata con l'omino che mentre tutti dormono passa gridando
Arrivo a Roma intorno alle 6.30, circa, dopo una prima colazione in cui apprendo che a Roma non esistono camerieri (mi son dovuto servire da solo) e dopo aver appreso che fare pipì in Stazione Termini costa 0.70 centesimi (l'ho voluta fare come si deve, metti che mi veniva di nuovo), ci siamo diretti in Metropolitana verso la fermata Ottaviano. Erano da poco passate le 8.00 ed eravamo già pimpanti in piazza san Pietro. C'eravamo solo noi, diciamo che praticamente san Pietro ci aveva dato le chiavi per aprire.
Dopo la consueta visita nella Basilica, dove ho potuto ascoltare delle interessanti versioni in Tedesco e Francese della classica Messa, ci siamo spostati verso le Grotte Vaticane dove ho potuto constatatare che il Papa in realtà è morto e che insieme a lui lo sono stati anche un po' di suoi predecessori. Circa uno per ogni Scudetto dell'Inter, guardacaso. Appena usciti, dopo lo shopping vaticano e il prevedibile rifiuto della Guardia Svizzera di turno di intrattenersi per una foto con me (chissà quando gli ricapiterà di incontrarmi) ci siamo ributtati in Metropolitana per spostarci verso i Musei Vaticani. Prima di fare questo, però, il mio temibile fascino ha colpito nuovamente: Abbiamo ricevuto una richiesta assolutamente non rifiutabile di fare una foto con una tipa cinese, ed ora sto immaginando in quale goloso album di famiglia sia potuta finire la mia splendida faccia: Tutto molto bello.
Bello, proprio come Villa Borghese. A occhio e croce ho potuto guardare più verde in 3 ore a Villa Borghese che in 23 anni nella lussureggiante Corato. E' incredibile ascoltare gli uccellini e rendersi conto che in realtà sono un sottofondo molto più gradevole del Liscio Romagnolo che mi propina da anni il mio vicino del piano di sotto. Notevole. Dopo aver pranzato su un prato (tralascio il racconto delle 18 ore di camminata per trovare una panchina libera) ci siamo avviati verso il Giardino del Lago: Un posto davvero bellissimo, ma che è divenuto indimenticabile dopo la mia performance da vogatore in barca con Marica degna del miglior Abbagnale. Nell'ordine ho rischiato di: far cappottare la barca, di incagliarci contro il muro, di investire una papera, di bagnare la videocamera, di affondare, di sfiorare il frontale con un altra imbarcazione e non ho dato neppure la precedenza al Cigno del lago un paio di volte.
Terminato il lunghissimo pomeriggio a Villa Borghese, ci siamo ributtati in Metropolitana verso la fermata del Colosseo. La delusione è stata grandissima, non avrei mai potuto immaginare che un monumento così famoso fosse stato così spudoratamente copiato dalla moneta da 5 centesimi di Euro. Rinviata a data da destinarsi la visita dell'interno del Colosseo (fila infinita e 11 euro di ingresso), abbiamo percorso via dei Fori Imperiali costeggiando anche l'Altare della Patria prima di buttarci su Via del Corso dove ho mangiato uno dei peggiori gelati degli ultimi anni e dove ho speso i miei ultimi euro in regali e regalini per tutti.
Prima di stramazzare al suolo non poteva mancare la foto ricordo della Fontana di Trevi, dove ho dovuto combattere per ore con i venditori ambulanti che volevano a tutti i costi vendermi delle cazzo di Rose. A occhio ne ho dovuti cacciare una ventina prima di potermi sedere (combattendo nuovamente con altri idioti per trovare un posto) e scattare una delle foto più sofferte dell'intera giornata. Con l'avvicinarsi della sera, dopo l'immancabile passeggiata su via Condotti (da menzionare le persone che si fermavano per fotografare le insegne di Gucci, Prada e compagnia cantante) e dopo aver cercato inutilmente per ore il Quirinale e aver concluso che in realtà non esiste ed è un invenzione di Berlusconi, ci siamo fermati per 10 secondi a Piazza di Spagna.
Alle 21.30 circa, stremati dopo aver di nuovo combattuto coi venditori di Rose, ci siamo avviati verso la Stazione Termini. Da menzionare, qui, dopo le ultime compere, solo la Pizza orribile con cui abbiamo deciso di concludere la serata e altri 0.70 centesimi di euro per togliermi le lenti a contatto e prepararmi per il viaggio di Ritorno. Altra nottata, altre bestemmie verso l'omino dei "PaniniGelatiCaffèBibiteAcquaaaa" e arrivo a Barletta alle 05.40 , giusto in tempo per prendere il PRIMO treno della Bari Nord delle 05.50 e arrivare a Corato, freschissimi, verso le 06.15, colazione al Bar e poi a casa, dopo 32 ore di fila in giro per l'Italia.
Questa è la storia del viaggio a Roma del 20 aprile, un storia di un viaggio che consiglio a tutti e che, per essere ancora più convincente, chiuderò come facevo con i temi di Quinta Elementare.
"E così, alle 07.30 circa, tornammo a casa. Sicuramente stanchi, ma felici per la bella giornata trascorsa insieme"
ps) Tutto questo sarebbe bastato per chiunque, ma non per me, che dopo 2 ore mi sono rimesso in Treno per una riunione che avevo alle 10.30 in Dipartimento :D - L'ultimo dettaglio riguarda il pomeriggio: Ho dormito dalle 15 alle 22, segno tangibile di un notevole decadimento fisico.
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