26 dicembre 2006

Che Natale sarebbe..

E' Natale: In realtà sarebbe Santo Stefano, guardando di preciso il Calendario, ma per un attimo facciamo finta di vivere tutti verso le Seichelles o tipo a Capo Verde dove ci sono 3 ore in meno di fuso orario e dove quindi è ancora il 25 dicembre.

E' Natale, dicevo. Ma sarebbe lo stesso Natale senza quei piccoli particolari che lo rendono così unico e speciale? Sarebbe lo stesso Natale senza la pazza corsa per l'acquisto delle presine per la suocera preferita? Sarebbe lo stesso Natale senza l'intasamento delle strade il 24 dicembre alle 20.20 per comprare i regali dell'ultimo minuto agli amici che odiamo ma che hanno deciso senza motivo di farci un regalo e noi per forza vogliamo ricambiare? Sarebbe lo stesso Natale senza le arachidi? Sarebbe lo stesso Natale senza il Pandoro e il Panettone ? E senza il Tartufone da 800 mila calorie? E senza i datteri? Tra parentesi, i datteri fanno schifo porca miseria, perchè mangiarli?

Non sarebbe Natale senza Presepe, senza Pastori, senza Re Magi, senza Messa di Mezzanotte, senza Albero, senza illuminazioni, senza veglie,senza Gesubbambino e senza regali reciproci. A dirla tutta, non sarebbe Natale anche senza "Una Poltrona Per Due".

Non conosco personalmente gli individui che per lavoro compongono il Palinsesto di Italia 1, ma per puro sadismo da più di 12 anni a questa parte - sistematicamente - incastrano nel palinsesto prenatalizio questo film, datato 1983, con Eddi Marfi e Den Ecroid. E' per colpa loro che le divertentissime vicende di Louis Winthorpe (quello bianco) e Eddy Ballantine (quello nero) sono ormai entrate nell'immaginario collettivo del Natale. La storia è semplice: Un bianco ricco viene fatto diventare povero da due multimilionari americani che per scommessa fanno diventare ricco il nero povero che poi capisce l'inganno e si allea con il bianco prima ricco ma ora povero con l'obiettivo - che ovviamente si verifica, visto che è una favola di Natale quindi c'è necessariamente il lieto fine - di far diventare poveri i due milionari che prima erano ricchi e dopo diventano poveri con il nero prima povero e poi ricco che alla fine rimane ricco e il bianco prima ricco e poi povero che di nuovo torna ricco. Tutto questo con una prostituta che di nome fa Ophelia che fa da sfondo alla vicenda.

Un film bellissimo. Un solo appunto: Cosa cazzo c'entra col Natale? Io a Natale voglio sentir parlare di Renne ubriache che sbagliano la distribuzione dei doni, di Babbo Natale che fa Snowboard nelle lande della Lapponia, della Befana che sistema gli avanzi d'inventario e distribuisce i Ferrero Rochet avariati a tutti i bimbi cattivi, di Calze della Befana riempite di Polonio per tutti i bambini cattivi, di ghiacciai millenari dove ora aprono dei bellissimi McDonald, di Elfi sottopagati che confezionano treni a vapore alle pendici di un tronco cavo di una campagna sperduta nel cuore della zona più sconosciuta di tutta la Finlandia verso la fine della Scandinavia nei pressi di Helsinki accanto a Malmoe, subito dopo l'Ikea, nei sobborghi degli sperduti paesini dell'entroterra danese. Di qualsiasi cosa abbia a che fare col Natale, insomma.

Qui si parla di Speculazioni in Borsa, di prostitute, di raccolti di Arance, di festini di Capodanno e di improbabili bancarotte di multimiliardari che poi hanno il classico attacco di cuore e vengono trasportati via in barella. Niente che abbia a che vedere col Natale. NIENTE. Ma io questo film lo Amo. Ma lo amo veramente. Altrimenti non mi spiegherei perchè mai - ogni Natale - sistematicamente - io rimango come un imbecille davanti al Televisore a vedere scendere il prezzo delle Arance nella scena clou del film o a commuovermi davanti agli splendidi discorsi di Eddi Marfi - Ballantine

Lo Amo così come amo il Presepe, l'Albero, gli imbecilli cappellini Natalizi, lo splendido testo di Gingol Bel, le illuminazioni in giro per il Corso, le enormi mangiate del 23- 24-25-26-27-28-29-30-31-1-2 e i propositi di dieta che partono dal 3 gennaio e si fermano al 22 dicembre dello stesso anno. E' bello Natale, E' bello soprattutto perchè ancora oggi, dopo 2000 anni, è ancora fermo, solido, immutabile e bellissimo il vero valore del Natale: Confrontare dopo la mezzanotte i regali ricevuti e capire chi ha speso di più.

Non mi è andata male quest'anno. Da Davide e Antonio, i miei amici belli, ho ricevuto (o dovrei, visto che fisicamente non è qui) una tastiera Wireless con Mouse altrettanto Wireless. Marica si è adoperata per comprarmi un piumino, i miei cugini mi hanno regalato un bel cappello di Lana e una ottima Webcam, cioccolate a go-go da parte dei miei zii e un bel set 2+1 di casse più Woofer della Logitech come ricco auto-regalo del 2006. Grazie a tutti, anche per i tantissimi messaggi di auguri che probabilmente se non ci fosse stata la Christmas Card non avrei mai ricevuto da nessuno di voi. Grazie perchè tutto questo mi ha fatto dimenticare due cose: che per la prima volta dopo 13 anni non ho fatto la Nottata (per via della Nonna di Marica) e che per la prima volta dopo oltre 20 anni la Pesca Natalizia from ZiaMaria non si è fatta (anche se i dettagli di questo avvenimento li conoscono solo i miei familiari che da quando son nato condividono con me la tavola del Natale)

Che bello il Natale, da domani potrò vantarmi con tutti di queste cose che ho ricevuto e mostrare aria di superiorità per tutti quegli oggetti che loro non hanno. Compresa la Panza Natalizia, degna conseguenza delle abbuffate di tutti questi giorni. Non mi piace che ogni anno sia lì, ma devo sorbirmela e alla fine inizierà a piacermi, la apprezzerò, la sentirò parte integrante delle festività, tanto da non poterci più rinunciare tra dieci anni.

Esattamente "come una Poltrona per due", ma con la differenza che, se mi impegno, l'anno prossimo la panza potrebbe non esserci.
Eddi Marfi no. Ci sarà.