19 luglio 2006

Valzer del Cellulare

Non so se Murphy (non quello di Beverly Hills Cop 3, quello delle Leggi) ha mai avuto alcune intuizioni a proposito, ma ciò che è certo è che un Cellulare di marca non-Nokia non può riuscire a sopravvivere nel palmo della mia manina per un lasso di tempo superiore a sei mesi.

Il mio primo cellulare è stato un Nokia 3310, ottobre 2000, che è sopravvissuto fino a maggio 2002 quando, dimenticato sulla cappotta della mia macchina, è volato per innumerevoli metri prima di morire. A maggio ho comprato un Motorola T191 (che a quei tempi era figo) che al ritorno dalle vacanze - agosto - è finito in un centro assistenza perchè non funzionante. "Ossidato", è stata la risposta. Tenete bene a mente questo aggettivo.

Ho retto per un annetto circa con un Alcatel e a febbraio del 2004 ho comprato un Nokia 7650, lo smart-citofono, per intenderci. Incredibile a dirsi, questo cellulare è sopravvissuto alle disavventure più straordinarie (tra cui un litro d'acqua minerale dentro) e dopo 2 anni e 6 mesi è ancora vivo.

A Dicembre, però, dopo la Laurea, ho sfruttato i 18.000 punti VodafonUan di mia madre per comprare uno strafighissimo Samsung Z140V. Inutile che vi stia a spiegare che fine ha fatto. Da un giorno all'altro non si è più access, e, portato in un centro assistenza Samsung, mi è stato detto che si era ossidata (e due..) la Eprom e si erano totalmente bruciati i circuiti interni che erano da riparare. Per 150 euro. Il prezzo del cellulare, per intenderci.

Per carità, sicuramente sarà stato così, ma a questo punto emergono alcuni quesiti:
  • "Ossidato" è la risposta di Default di tutti i tecnici che riparano cellulari ?
  • Perchè un Nokia 7650 con un litro e mezzo d'acqua dentro (dico davvero) non si è ossidato ?
  • Perchè, alla mia richiesta di spiegazioni sull'ossidazione, mi è stato risposto che può essere stata anche colpa del Sudore ?
  • Come fa a penetrare il mio sudore al CENTRO di un Samsung Z140 (la Eprom è esattamente al centro della circuiteria)
  • Perchè del sudore evaporato può ossidare un cellulare e una bottiglia d'acqua no?
A chi riuscirà a rispondere correttamente ad almeno 5 di queste 5 domande darò in regalo il mio fragrante e stupendo fermacarte della Samsung che da tre giorni campeggia sulla mia scrivania.

A conclusione di questo quadretto, da tre giorni ho accanto a me un Nokia 6630 che finora mi ha totalmente soddisfatto. Il Symbian è uno spettacolo, posso caricarci e di tutto e posso farci di tutto. Escluso il caffè e mandare a fanculo i tecnici Samsung, però.

E Ora vediamo di romperlo.

17 luglio 2006

E ora, vacanze

Due esami nel primo semestre, due esami nel secondo semestre. Avanti così, si procede costanti verso il traguardo della Laurea Specialistica. Come un Treno. Un Regionale Altamura-Santeramo, ma pur sempre un treno.

Con i dovuti conti, mantenendo questo ritmo straordinario, in sei semestri dovrei essere laureato: Tanto per il gusto di ritornare fuoricorso, diciamo. Supponendo di scegliere come tesi la risoluzione di un cruciverba a schema libero in 6 semestri e 20 minuti dovrei essere laureato. Grande!

Sapientemente inframezzato con le parate di Shaka Hislop e i gol di Al-Jaber a Giugno è stato il turno dell'esame di Numerosi Metodi Numerici con i Numeri per Obiettivi di tipo Numerico (o qualcosa del genere). Un esame che doveva essere orale e che è diventato scritto per esigenze particolari di una professoressa al 6°mese di gravidanza poco incline alla pazienza e molto alla correzione dell'errore. E' stato meglio, diciamocelo, perchè scrivendo tutto su carta ho avuto il vantaggio di non essere mangiato in tempo reale per ogni cazzata detta. Il risultato? Ovviamente 30. Ovviamente un par di palle, ma mi piace far finta di avere padronanza di qualcosa per cui non ce l'ho proprio per niente.

La teorica fortuna dell'appello di Giugno mi si è ritorna inesorabilmente contro nell'Appello di Luglio di Interazione Uomo-Macchina II. Qui il voto è stato 24, ma solo per la magnanimità di una simpatica signora tardo-settantenne dedita a giudicare alunni più o meno studiosi che ha forse visto nei miei occhi il terrore di dover studiare di nuovo l'esame per l'appello di Settembre. Ok, è stato un esame scandaloso, ma non lo solo per colpa mia (come ampiamente scritto su Laureateci - link). Un po' di comunicazione non avrebbe fatto male, penso che chiunque sarebbe un po' andato nel panico una volta preso consapevolezza di aver studiato per un mese una determinata materia e di dover ricevere domande di argomenti totalmente diversi. Un'emozione frizzantissima e da provare, ve lo consiglio.

E così, con altre due righe aggiunte, andiamo in vacanza. Ma stavolta niente treno, tra quattro giorni mi aspetta la fantastica Traghettata per la Sardegna. Sperando di non andare fuoricorso pure lì.

11 luglio 2006

Campioni del Mondo !

Ricapitolando:

Abbiamo vinto la Coppa del Mondo.

Con Rigore di Materazzi.

Con Espulsione procurata da Materazzi.

Con gol di Materazzi.

Un cretino d'altri tempi, non so se mi spiego.

Anche l'interista più folle, sfegatato, convinto, pazzo e senza cervello non avrebbe MAI potuto immaginare un epilogo di questo tipo. Materazzi, proprio lui, quello degli autogol, quello delle entrate assassine anche se meno cattivo di altri avversari, quello scarsone perchè tacciato così a priori da tifosi, avversari e presunti esperti calcistici dei salotti della domenica sera.

Eravamo in pochi a credere in lui, bistrattato anche dai tifosi interisti, ma in questo momento sono felice di poter dire che IO ero tra quelli. Ringrazio questo ragazzo, che in 15 giorni mi ha ridato la voglia di tifare la Nazionale: Prima il gol alla Rep.Ceca, poi l'assurda espulsione coi Canguri, il ritorno in campo perfetto con la Germania e infine prima un gol in Finale, bellissimo, per cancellare la macchia di un rigore forse inesistente e poi un rigore, perfetto, per sugellare la mia riconversione al tifo praticante e la sua entrata nell'Olimpo dei calciatori che hanno fatto la storia delle finali di Coppa del Mondo.

Se la Gialappa's propone Cannavaro Presidente della Repubblica io rilancio:

MATERAZZI PAPA !

Vi consegno, qui di seguito, il video che consegna il difensore più scarso della Serie A (cit.) alla Storia.

Da tenere nel libro dei ricordi:

Berlino, 9 Luglio 2006, minuto 19:

Forza Italia, perchennò

(8 luglio 2006)

Avevo iniziato a seguire in sordina quest'Italia. Almeno inizialmente per me era solo una delle 32 qualificate al Mondiale di Germania, solo una e molto meno appetitosa rispetto alle più pittoresche Togo, Costarica, Australia, Trinidad, Costa d'Avorio, Ghana, Ira, Angola e Coree varie che con meriti più o meno dubbi avevano acquisito il diritto di partecipare alla competizione.

Indifferenza: Esattamente con questo spirito ho vissuto il 2-0 al Ghana, seguito quasi da un sorriso con cui avevo inizialmente accompagnato il sofferto 1-1 contro gli USA della seconda partita. Come fare a dimenticare in una volta l'odio per Lippi e l'antipatia calcistico-personale verso gente come Pirlo e Cannavaro? Difficile non poter tifare contro.

La prima svolta si è avuta il 22 giugno, a casa di Davide: Rep.Ceca - Italia. L'infortunio di Nesta apre la strada all'esordio al Mondiale di Materazzi, unico pezzo di Inter in questa comitiva di giocatori più o meno amici di Moggi.

"Ecco finalmente un buon motivo per tifare Italia", esclamai. Detto, fatto: Tempo 5 minuti e Marco infila il gol numero 1 con la maglia azzurra ed io, per la prima volta, riesco ad esultare ad un gol dell'Italia. Tutta colpa di Materazzi, se le mie certezze e la mia indifferenze si sono sciolte tutte in una volta.

Ma manco a dirlo, è stato proprio Materazzi, di nuovo, 5 giorni dopo (Italia-Australia) a distruggere ogni mia velleità di gufaggio .Troppo clamorosa e assurda l'espulsione del mio beniamino per rimanere stavolta indifferente. Immaginavo già i titoli dei giornali per la nostra eliminazione e buona parte delle colpe riversate su un giocatore che *non* aveva fatto quel fallo. Non poteva finire così. Non potevamo essere eliminati. Quell'episodio ha sancito la mia definitiva riconversione al tifo praticante.

Come mia abitudine ho di nuovo iniziato a tifare, a consigliare audaci linee di passaggio e ad incazzarmi quando non venivo ascoltato dai giocatori. Ho seguito con il fiato sospeso la discesa di Grosso ed ho sorriso, con il cuore che batteva, quando Totti col ditino in bocca correva verso la bandierina. La partita con l'Ucraina è servita solo ulteriormente ad accentuare la mia riconversione: Ho vissuto con gioia il gol di Toni, uno dei miei protetti (che non a caso sta facendo un mondiale di merda :P), che ci ha portato in Semifinale.

Quello che è successo contro la Germania è storia: Impossibile non esaltarsi a un gol così di Fabio Grosso al minuto 119, impossibile rimanere fermo al piatto destro di Del Piero. Impossibile non tifare Italia.

E' incredibile a dirsi, ma penso di dover ringraziare questi giocatori per avermi restituito questa Italia che piace a me. Un'Italia che finalmente va oltre le lampade, i cerchietti e la spocchia delle Nazionali delle precedenti competizioni.

Certo, Iaquinta per me rimane una pippa incapace, Pirlo un giocatore sopravvalutato e Gilardino troppo esaltato per ciò che ha dimostrato fino ad ora, ma questo non significa niente. Anche Lippi rimane un allenatore che mi sta profondamente sui coglioni, ma in questo mese ho riscoperto il piacere di sentirmi italiano e di tifare una Nazionale, la mia Nazionale, il cui allenatore e i cui giocatori cambiano, ma il cui affetto e il cui colore rimarrà sempre uguale, forte, per tutti noi.

E allora, alla vigilia di una partita così importante, Forza Italia !

Tanto, comunque vada, Lippi per me rimane un allenatore incapace e incompetenente che fuori dalla Juve non ha mai vinto un gran cazzo di niente.

Esclusa giusto una Coppa del Mondo, magari (che io continuo a ritenere inferiore alla Coppa Italia, ndr)

:P

Trip to Rome

(3 maggio 2006)

Sono online tutte le foto di Roma, sono un po' in ritardo con il blog ma fondamentalmente penso che di questo non freghi niente a nessuno.
Riassunto rapido del Viaggio: Intercity Notte"PaniniGelatiBibiteCaffèèèèè" ad intervalli regolari di mezz'ora per il gusto sadico di svegliare il treno nel cuore della notte. delle 00.51 da Trani, nottata in Treno (nel senso che non ho dormito un secondo) circondato da scene assolutamente epiche, come gente che si addormenta sulle valigie e viene calpestata con l'omino che mentre tutti dormono passa gridando

Arrivo a Roma intorno alle 6.30, circa, dopo una prima colazione in cui apprendo che a Roma non esistono camerieri (mi son dovuto servire da solo) e dopo aver appreso che fare pipì in Stazione Termini costa 0.70 centesimi (l'ho voluta fare come si deve, metti che mi veniva di nuovo), ci siamo diretti in Metropolitana verso la fermata Ottaviano. Erano da poco passate le 8.00 ed eravamo già pimpanti in piazza san Pietro. C'eravamo solo noi, diciamo che praticamente san Pietro ci aveva dato le chiavi per aprire.

Dopo la consueta visita nella Basilica, dove ho potuto ascoltare delle interessanti versioni in Tedesco e Francese della classica Messa, ci siamo spostati verso le Grotte Vaticane dove ho potuto constatatare che il Papa in realtà è morto e che insieme a lui lo sono stati anche un po' di suoi predecessori. Circa uno per ogni Scudetto dell'Inter, guardacaso. Appena usciti, dopo lo shopping vaticano e il prevedibile rifiuto della Guardia Svizzera di turno di intrattenersi per una foto con me (chissà quando gli ricapiterà di incontrarmi) ci siamo ributtati in Metropolitana per spostarci verso i Musei Vaticani. Prima di fare questo, però, il mio temibile fascino ha colpito nuovamente: Abbiamo ricevuto una richiesta assolutamente non rifiutabile di fare una foto con una tipa cinese, ed ora sto immaginando in quale goloso album di famiglia sia potuta finire la mia splendida faccia: Tutto molto bello.

Bello, proprio come Villa Borghese. A occhio e croce ho potuto guardare più verde in 3 ore a Villa Borghese che in 23 anni nella lussureggiante Corato. E' incredibile ascoltare gli uccellini e rendersi conto che in realtà sono un sottofondo molto più gradevole del Liscio Romagnolo che mi propina da anni il mio vicino del piano di sotto. Notevole. Dopo aver pranzato su un prato (tralascio il racconto delle 18 ore di camminata per trovare una panchina libera) ci siamo avviati verso il Giardino del Lago: Un posto davvero bellissimo, ma che è divenuto indimenticabile dopo la mia performance da vogatore in barca con Marica degna del miglior Abbagnale. Nell'ordine ho rischiato di: far cappottare la barca, di incagliarci contro il muro, di investire una papera, di bagnare la videocamera, di affondare, di sfiorare il frontale con un altra imbarcazione e non ho dato neppure la precedenza al Cigno del lago un paio di volte.

Terminato il lunghissimo pomeriggio a Villa Borghese, ci siamo ributtati in Metropolitana verso la fermata del Colosseo. La delusione è stata grandissima, non avrei mai potuto immaginare che un monumento così famoso fosse stato così spudoratamente copiato dalla moneta da 5 centesimi di Euro. Rinviata a data da destinarsi la visita dell'interno del Colosseo (fila infinita e 11 euro di ingresso), abbiamo percorso via dei Fori Imperiali costeggiando anche l'Altare della Patria prima di buttarci su Via del Corso dove ho mangiato uno dei peggiori gelati degli ultimi anni e dove ho speso i miei ultimi euro in regali e regalini per tutti.

Prima di stramazzare al suolo non poteva mancare la foto ricordo della Fontana di Trevi, dove ho dovuto combattere per ore con i venditori ambulanti che volevano a tutti i costi vendermi delle cazzo di Rose. A occhio ne ho dovuti cacciare una ventina prima di potermi sedere (combattendo nuovamente con altri idioti per trovare un posto) e scattare una delle foto più sofferte dell'intera giornata. Con l'avvicinarsi della sera, dopo l'immancabile passeggiata su via Condotti (da menzionare le persone che si fermavano per fotografare le insegne di Gucci, Prada e compagnia cantante) e dopo aver cercato inutilmente per ore il Quirinale e aver concluso che in realtà non esiste ed è un invenzione di Berlusconi, ci siamo fermati per 10 secondi a Piazza di Spagna.

Alle 21.30 circa, stremati dopo aver di nuovo combattuto coi venditori di Rose, ci siamo avviati verso la Stazione Termini. Da menzionare, qui, dopo le ultime compere, solo la Pizza orribile con cui abbiamo deciso di concludere la serata e altri 0.70 centesimi di euro per togliermi le lenti a contatto e prepararmi per il viaggio di Ritorno. Altra nottata, altre bestemmie verso l'omino dei "PaniniGelatiCaffèBibiteAcquaaaa" e arrivo a Barletta alle 05.40 , giusto in tempo per prendere il PRIMO treno della Bari Nord delle 05.50 e arrivare a Corato, freschissimi, verso le 06.15, colazione al Bar e poi a casa, dopo 32 ore di fila in giro per l'Italia.

Questa è la storia del viaggio a Roma del 20 aprile, un storia di un viaggio che consiglio a tutti e che, per essere ancora più convincente, chiuderò come facevo con i temi di Quinta Elementare.

"E così, alle 07.30 circa, tornammo a casa. Sicuramente stanchi, ma felici per la bella giornata trascorsa insieme"

ps) Tutto questo sarebbe bastato per chiunque, ma non per me, che dopo 2 ore mi sono rimesso in Treno per una riunione che avevo alle 10.30 in Dipartimento :D - L'ultimo dettaglio riguarda il pomeriggio: Ho dormito dalle 15 alle 22, segno tangibile di un notevole decadimento fisico.

Milano, Ciao

(6 aprile 2006)

Era un'idea che si portava avanti da mesi:
Andare a San Siro per vedere una partita dell'Inter. Non una qualsiasi, la Semifinale di Champions League.

Tutto ormai era quasi pronto, con la squadra ormai decisa da tempo (Io, Davide, Antonio, Fabrizio), e l'ultimo sorteggio che sembrava il coronamento di un programma apparentemente perfetto: potenziale scontro con l'Arsenal (squadra di cui Davide è simpatizzante) con il ritorno proprio a Milano.

Ma il destino con noi interisti è cattivo. Siamo stati illusi prima dal 2-0 dell'Arsenal, poi, il giorno dopo, dalla vittoria in rimonta con il Villareal, vittoria che sembrava la penultima pietra di questo quadretto troppo lineare, troppo alla Mulino Bianco per avere l'Inter come protagonista. Nonostante questo però i preparativi sono continuati, erano stati individuati i treni, fissato il budget, il percorso con la metropolitana, il programma per la Serata, avevamo persino trovato un posto dove passare la Notte e fatta una scelta preliminare dei settori dove avremmo preferito stare.

Il 4 aprile, però, il finale di questa storia già scritta è stato totalmente stravolto: Un'uscita alla cazzo di cane di Toldo, nel contesto della più brutta partita dell'anno ha in un attimo spento tutti i sogni delle settimane precedenti. Niente viaggio, Niente trasferta, Niente Semifinale di Champions.

Persino io, nel mio tifo il più delle volte indifferente, stavolta son proprio incazzato. Non tanto per la sconfitta, a quelle ci sono abituato, non abbiamo una squadra capace di vincere la Champions, quanto soprattutto per l'attesa che si era creata attorno, per la voglia di trascorrere quei due giorni coi miei amici nel contesto di San Siro.

L'avevo già programmato come "auto-regalo di Laurea", quel regalo che non c'è ancora stato per quella Laurea che per vari motivi, tra cui gli ultimi giorni accanto a mia Nonna, non sono riuscito a godermi a pieno.

Come sempre, però, Agosto è vicino, e con lui arriverà la nuova stagione carica di neroazzurro. Azzurro dei Sogni, Nero della mia Incazzatura attuale, perchè stavolta quei 180 euro messi da parte avevo proprio intenzione di spenderli, spenderli per prendere quel treno, quel treno che non ho perso la speranza di prendere. Prima o Poi.

Aspettami Eurostar, ci incroceremo.

E iniziamo

Sti Spaces MSN hanno francamente rotto le palle, mi sono appena reso conto che non posso nemmeno inserire i video di YouTube.com come object esterni.

Era ora di finrla, diciamocela tutta. Proverò a esplicitare qui la mia golosa voglia di scrivere vaccate.

A presto,
Cataldo