29 ottobre 2006

Potere alle Mosche

Non ho molto tempo libero a disposizione, diciamocelo.
Diciamelo perchè questo blog meriterebbe aggiornamenti più aggiornati e questo piccolo problema sta rallentando l'ascesa di questo spazio verso le vette più alte dei blog più belli tra i più bei blog belli del Uebb.

Treno, Università, Lezione, Riunioni, Allenamenti, Basket, Marica (perchè dimentichiamolo, sono felicemente non-single), Partite, Inter, Università, Basket, Treno e ancora Basket riempiono le mie giornate più di quanto sia ragionevole. Visto che, per ora, nei mesi che mi separano dal diventare Dio non ho ancora il potere di allungare le giornate a 37-38 ore ho iniziato a valutare la possibilità di clonarmi. Possibilità subito scartata per le difficoltà logistiche di infilare nel mio letto - già notevolmente piccolo per un coso di due metri e rotti come il sottoscritto - un altro ometto con cui convivere in pieno spirito ghei praid.

Per questo motivo sto cercando principalmente, quando posso, di dormire. L'invenzione dell'ora solare a questo proposito è una manna. Chissenefrega se diventa buio prima, tanto ugualmente il Pranzo è Servito lo trasmettono ugualmente alle 13. Chissenefrega se le giornate sono più corte, l'importante è alzarsi alle 12.30 e rigirarsi dall'altro lato "tanto sono ancora le 11.30".

Stamattina - ore 8.10 (ma che dico, 7.10 , maledetta ora solare) - una mosca arriva a rovinare questo quadretto: La solita manfrina, ronzio, si poggià sul naso, vola, si avvicina, ronza sul viso, se ne va, viene e continua a rompere i coglioni fin quando ti svegli. Incazzatissimo. E la giornata inizia male. Ma cosa ci fanno ancora le mosche in giro a Novembre?

Nessuno ne ha idea, a me sta cosa ricorda tanto la piaga delle cavallette descritta nella Bibbia. Non so com'è la situazione nel circondario, ma Corato ne è afflitta. Qui a casa mia ne uccidiamo tra le 20 e le 30 al giorno. Ufficialmente la cosa è stata motivata dal Comune come conseguenza diretta dell'alta temperatura di questi giorni. Frega un cazzo a me dei motivi, fate una maledetta disinfestazione! Qui stiamo raggiungendo livelli invivibili, cito a caso un dialogo con mia madre, dopo che avevo appena aperto la finestra per cambiare un attimo l'aria.

"Chiudi subito la finestra, ne entrano un sacco"
"Entrassero, se ne pentiranno"

Tendenzialmente potrei anche essere d'accordo con lei. Di mosche ne entrano effettivamente 700, ma trattarle con rispetto manco fossero gli zombie di Resident Evil mi pare un po' troppo. Arrivare poi a far influenzare le nostre abitudini per le mosche non esiste proprio. Fino a ieri sono sempre stato rispettoso verso le mosche, quando ne vedevo una, generalmente, aprivo il balcone e la mandavo fuori, ma quella di stamattina, quella sveglia non prevista alle 7.10, per me è stata una dichiarazione di guerra. Ora è diventata una questione di principio: Devo ucciderle tutte.

Mano ai picchietti, usciremo vincitori !

16 ottobre 2006

La Sindrome di Adriano

I numeri parlano più di mille parole, e in questo caso non c'è niente di più vero.

Stagione 2006/2007, prime due giornate
7 ottobre, Corato-Altamura: 8 punti
15 ottobre, Bitritto-Corato: 5 punti

Stagione 2005/2006: 17 punti di media

Sarà il salto di categoria, sarà che la Promozione è tutt'altra roba rispetto alla Prima Divisione, sarà il fatto che il mio fisico ha bisogno di più tempo del normale per entrare in forma, sarà che non avevamo mai iniziato così presto un campionato, sarà che gioco da più di due settimane con un fastidioso problema alla caviglia, ma il dato di fatto è uno solo: Sto giocando di merda.

Badate bene: Magari queste prestazioni potrebbero anche essere ritenute da altri "normali" o comunque solo leggermente sottotono, ma per me non è sufficiente perchè ho un grosso difetto: Sono perfezionista. Non faccio tantissime cose, ma quelle che faccio mi piace farle bene, ed il basket è tra queste. Ed è indubbio che in questo momento non mi riesca di giocare bene.

Inizio seriamente a pensare di essere afflitto anch'io dalla ormai celebre Sindrome di Adriano, famosa malattia che ti porta a non far riuscire più nulla di tutto quello in cui fino a qualche mese prima riuscivi perfettamente. Ti alleni discretamente, ti senti in forma, ma scendi in campo e perdi ogni sicurezza, quella necessaria a far riuscire anche le cose più semplici, tipo un piede-perno e semigancio (un po' il mio cavallo di Battaglia :P)

Magari poi ci si mettono un paio di tiri che escono dal canestro, un tiro libero che ti balla sul ferro e scende, un arbitro che ti fischia passi inesistenti su 2-3 movimenti fatti bene ed ecco servito su un piatto d'argento un dramma psicologico che più bello non si può. Da oggi inizio a capire, seriamente, come si sente Adriano. Penso che anche lui, come me, abbia più volte pensato "Ma possibile che in 4 mesi mi sono dimenticato come si gioca a Basket?"

In questo momento i 21 punti a partita delle Final Four di Giugno sembrano lontani anni luce, e io sto iniziando a chiedermi se si tratta solo di un periodo strano oppure c'è qualche problema più particolare. Magari è solo un fuoco di paglia, dopotutto negli altri anni ho sempre iniziato a giocare a fine Novembre e sono sempre entrato in forma attorno a Febbraio, per cui non c'è da sorprendersi che per un fisico come il mio ad Ottobre la situazione sia questa.

O magari devo solo smetterla di mangiare quei cazzo di profiterol.

(Vi aggiornerò sull'evoluzione della sindrome di Adriano. Voi nel frattempo datemi consigli su cosa fare. Ipnosi? Psicoanalisi? Pranoterapia? Osteopatia? Vanna Marchi? Giorno e Notte? Kinder Pinguì? Sono disponibile a qualsiasi terapia)

9 ottobre 2006

E so' ventiquattro

Passata ormai la sbornia post-compleanno penso sia il caso di raccontare con un attimo più di calma gli splendidi avvenimenti di ieri. I bene informati dicono che sia stato il mio compleanno numero 24. E io mi fido di loro.

Destino ha voluto che il mio compleanno capitasse di Domenica, e quando il compleanno capita di Domenica non puoi non passare la mezzanotte insieme alla tua ragazza per farti fare gli auguri in tempo reale. Il secondo gradino del podio se l'è aggiudicato Massimo con un messaggio arrivato alle 00.03. Terzo posto per Roberto, mio allenatore, che unendo l'utile al dilettevole mi ha fatto gli auguri sottolineando quando avessimo fatto cagare qualche ora prima nell sconfitta in casa con l'Altamura.

Tornato ha casa mi si sono aperte circa 110-120 popup di Messenger con gente sconosciuta che voleva augurarmi di tutto e su Laureateci è apparso l'immancabile thread di auguri targato Stu, così dolce nel farmi gli auguri da farmi riconsiderare anche le mie inclinazioni sessuali. Tralasciando i dettagli della scabrosa notte (mio padre aveva tipo 70 di febbre) dopo circa 4 ore di sonno sono stato svegliato dal pensiero carino di Marica che ha pensato bene di mandarmi la colazione a casa. A un cornetto e un cappuccino, anche se hai 4 ore di sonno, non si dice di no.

Nella casella di posta ho trovato la storica cartolinadi auguri di mio Cugino di Forlì e dalle 11 circa sono partiti i preparativi per il solenne pranzo di compleanno. Tavolata a cinque, con Marica attesa new-entry seduta accanto a me. Niente da dire sul mangiare, qualcosa in più sulle dimensioni della panza che proseguendo per questa strada diventeranno incontrollabili. Il lunghissimo pranzo si è concluso con la doppia torta: all'ormai classico e famoso profiterol celebrativo si è aggiunta l'altrettanto celebrativa e leggera torta al cioccolato e panna di Marica (particolarmente apprezzata da Davide).

Marica ha trascorso una parte del pomeriggio giochicchiando a The Sims mentre io rispondevo affannosamente agli altri 220 popup che apparivano di volta in volta su MSN. Alle 17 è arrivato Davide, tradizionale apparizione dell' 8 ottobre che a metà pomeriggio come consuetudine si avvia dalle parti di casa mia per ricevere ciò che gli spetta: un enorme porzione di Profiterol. L'inattesa torta di Marica, però, ha provocato in lui reazioni soddisfatte: ha iniziato ad accendere incensi e intonare canti in onore della Torta "Kinder Delice" (e solo il nome è già indicativo, diciamo). Il profiterol è stata la mazzata definitiva ed infatti dopo è rimasto per mezz'ora a guardare in TV la Pupa e il Secchione per accelerare i processi digestivi.

Io ovviamente ho trascorso la giornata mangiando ad intervalli regolari di 20-30 minuti pezzi di torta e di profiterol, che guardacaso dopo 1 giorno è praticamente finita. Come al solito ho aggiunto una bella felpa e una maglietta nella mia ricca collezione di roba Nike che campeggia nell'armadio. Il regalo più bello me lo sono fatto questa mattina, quando ho evitato di seguirmi l'inutile lezione a Bari per poter dormire finalmente qualche ora di più.

Ovviamente il telefono è suonato alle 9.30 e io mi sono svegliato almeno 4 ore prima del previsto.
E sono partite le prime bestemmie del 24°anno.

Grazie a tutti per i messaggini, augurini, regalini, abbraccini e tortini. Grazie davvero. Se dovessi averne voglia vi offrirò qualcosa. Ma non ne avrò.

4 ottobre 2006

Metodi Sperimentali per Sperimentare Esperimenti

Un esame un po' naif , mettiamola così.

Il tipico esame che tre minuti prima sei terrorizzato dalla paura di aver buttato un mese di studio nel cesso e che tre minuti dopo parte la bestemmia tattica arricchita dal classico "Ma chi me l'ha fatta fare a preoccuparmi". Il tipico esame che non segui manco una lezione e poi ti va meglio di tutti quelli che segui fino alla morte alzandoti all'alba e prendendo il treno della Bari-Nord quando è ancora buio. Il tipico esame che pensi di non averci capito nulla e dopo scopri di essere un fenomeno. Il tipico esame universitario, insomma: Metodi Sperimentali per la Produzione del Software, almeno a guardare il libretto.

Forse stavolta la fortuna ha avuto un ruolo importante (non decisivo, ma ha influito), e anche se è stato così diciamo che dopo la sfiga dell'appello di IUM 2 di Luglio ora direi che siamo in pari. E' la solita storia che fortuna e sfortuna alla lunga si bilanciano. Una regola un po' assoluta, diciamo. Una regola a cui rispondono tutte le entità del mondo. Tranne l'Inter.

Magari l'Inter ci mette pure un po' di innata tendenza al sadomasochismo, ma di questo parlerò più avanti, nel momento in cui il millesimo allenatore dell'epoca Moratti si sarà insediato. Per ora parlerò di Università. Cinque esami verbalizzati, e stavolta è un 30 e lode di cui sono più che soddisfatto.

Certo, alla fine DUECENTOTRENTA PAGINE di caso di Studio quel 30 se lo meritavano pure, e il pizzico di fortuna che abbiamo avuto durante il Test sull'e-learning (che si è impallato e dopo mezz'ora di inutili tentativi di rianimazione ci hanno fatto rifare una prova vecchia: siamo informatici, dopotutto) ci ha permesso di prendere anche quella lode che è essenzialmente inutile ma che quando la prendi proprio schifo non ti fa. Straordinario poi il "Sono contenta perchè siete uno dei pochi gruppi che hanno capito realmente cosa bisognava fare" con cui la prof ci ha liquidati. Assolutamente legittimo, per carità.
Il problema è che noi non abbiamo seguito neppure una lezione. Qualcosa non quadra, mi sa.

Tralasciando questi dettagli trascurabili e secondari, torniamo ai meri numeri: 5 esami su 12. Quasi sei contando l'infinito Basi di Dati 2. Si procede bene, ora sotto con il secondo anno. l'obiettivo è quello di non uscire fuoricorso. Proviamoci.

Sento che questo è 'anno buono. Come per l'Inter.