
A occhio e croce tra esattamente 24 ore sarò seduto davanti ad alcuni di voi a parlare dei fatti miei, mostrando finta competenza su qualcosa che voi probabilmente non capirete e di cui tutto sommato, in fondo in fondo, non ve ne sbatte un beneamato niente. Ma sarete felice di esserci.
Sarete felici di vedermi incravattato (ma senza cravatta, altrimenti rischio di non sembrare un fesso) , stretto in un gins di un po' di taglie più piccolo, comprato col proposito di perdere 2 taglie in 2 giorni e che probabilmente non mi permetterà di respirare per almeno 12 ore. Farò le prove di apnea, altrimenti potrebbe esplodermi il cervello verso la quarta-quinta slide.
Per non parlare dell'abito. Silvio Berlusconi in versione Dipartimento di Informatica. Blu su Blu, come nella migliore tradizione dei ragazzi del Popolo della Libertà. Informatico delle Libertà, mi chiamerò così, perchè è una definizione che mi piace anche se non significa veramente niente di niente. Esattamente come "Popolo delle Libertà". E se Berlusconi con quel nome ha vinto le elezioni io posso tranquillamente prendere 110 e lode. Ma in scioltezza.
Anche la tesi è Blu. Blu scuro. Rosso mi faceva schifo. Non so se ne esistano altri colori, per cui Blu va bene. Ho cambiato il carattere, passando da un dorato versione bigiotteria della triennale a un più sobrio argentato. Che poi, sobrio un par di palle, se faccio battere il sole sulla mia tesi color argento la gente dovrà stare in aula con gli occhiali da sole, tanto è forte lo sbrilluccichio.
Sbrilluccichio. Che cazzo di parola è ?
Tralaltro nel far rilegare la tesi ho aggiunto dentro l'album dei calciatori del 1989. Non c'entrava niente, volevo giusto fare peso. E non stupitevi se tra il capitolo 3 e il capitolo 4 vi ritrovate davanti alla rosa del Pescara. E' voluto.
Così come è voluto lo scandaloso spolverino che mi metterò domani. Voluto non da me, ovviamente. Continuano a dirmi che sto bene. E io sono pure d'accordo. Se stessimo facendo i provini per Derrick non starei bene, starei benissimo. Ma non siamo a Derrick, purtroppo per me. Speriamo di fare una figura decente. Oppure in alternativa speriamo in una grandinata che mi costringa a mettere la felpa della Nike sopra la giacca. Così almeno mi sento a mio agio.
Può bastare. E' ora di ripetere la presentazione, che vi inserisco qui di seguito in assoluta anteprima mondiale (escluso per Davide, Marica e i miei amici laureandi) , così domani potrete far finta di seguirmi mentre parlo dei fatti miei.
Ricapitolando: Ho una tesi, ho un vestito, ho uno spolverino meraviglioso. Ho una fidanzata, dei parenti, dei genitori e una sorella al seguito. Ho anche un regalo e una cena prenotata. Mancano solo gli amici. Quelli portateli voi. Ci siamo, tra ventiquattr'ore sarò dottore.
Non vedo l'ora di poter fare le prime ricette.